| Le milizie basiji, che reprimono la protesta a Teheran, sono ora in mano a Mojtaba Khamenei, il figlio della Guida Suprema, l'ayatollah Ali Khamenei. La mossa, secondo il Guardian che cita una fonte governativa legata agli apparati di sicurezza, è destinata a creare un conflitto latente nel fronte conservatore, in gran parte opposto al presidente Ahmadinejad. Ma per ora una ribellione aperta al trio Khamenei-Khamenei-Ahmadinejad è impensabile.
Mojtaba pare essere il vero uomo forte del regime. L'attuale Guida Suprema lo vorrebbe come proprio successore, ma il figlionon ha i titoli per potersi presentare di fronte all'Assembleadegli esperti e farsi scegliere. Vero è che neanche Ali Khamenei li aveva, quando fu eletto alla carica, e una legge ad hoc provvide a darglieli, ma alla morte di Khomeini la famiglia rivoluzionaria aveva una compattezza che gli ultimi anni e soprattutto quanto avvenuto dallo scorso 12 giugno in poi hanno disgregato.
Così, a fronteggiare i due Khamenei vi sono oggi proprio il capo dell'Assemblea degli Esperti, l'ex presidente della Repubblica islamica Hashemi Rafsanjani, il presidente del parlamento, Ali Larijani, il sindaco di Teheran, Mohammad Baqer Qalibaf, l'ex candidato presidenziale Mohsen Rezai, il generale Ali Jafari, capo della Guardia Rivoluzionaria e il generale Ali Fazli, capo della stessa Guardia a Teheran. Una ribellione aperta contro il trio Khamenei-Khamenei-Ahmadinejad è però impensabile.
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