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Omicidio Sandri,scontri con polizia

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19cucciolotta84
view post Posted on 15/7/2009, 09:57     +1   -1




Alcuni momenti di tensione nella notte a Roma, dopo la sentenza per l'omicidio di Gabriele Sandri. Alcune decine di ultrà che si erano radunati a piazzale Ponte Milvio hanno lanciato sassi e bottiglie contro un contingente della polizia che passava in quel momento. Lo stesso gruppo, poco dopo, ha lanciato alcuni petardi e altri sassi contro la stazione dei carabinieri di Ponte Milvio. Per questi episodi sono stati arrestati due tifosi della Lazio.

Due ultrà della Lazio sono stati arrestati dai carabinieri di Roma dopo i disordini avvenuti nella zona di Ponte Milvio con lancio di sassi e petardi contro un contingente della polizia ed una caserma dei carabinieri. A casa dei due ultrà, di 28 e 23 anni, sono state trovate bandiere delle Ss e di Mussolini, ma anche caschi, passamontagna e mazze. I due sono stati arrestati con l'accusa di danneggiamento e resistenza.

La sentenza e le proteste
Dopo più di otto ore di camera di consiglio, la corte d'Assise di Arezzo ha emesso la sentenza per la morte di Gabriele Sandri: sei anni di reclusione per omicidio colposo. I giudici non hanno accolto la tesi del pm, Giuseppe Ledda, che aveva chiesto 14 anni per omicidio volontario. Quando il presidente della Corte, Mauro Bilancetti, ha pronunciato "condanna a sei anni", dal pubblico si sono levate grida e insulti: "Buffoni, maiali, vergogna!". Per qualche decina di minuti, la bagarre e' continuata fuori dal tribunale. Pianti, urla, insulti; una ragazza è svenuta. A portare un po' di calma, ci ha provato il fratello di Gabriele, Cristiano: "Fermi, per favore, cosi' uccidete Gabriele di nuovo!".

"Me l'hanno ucciso due volte"
La madre di Gabriele, Daniela, è uscita in lacrime: "Me l'hanno ammazzato una seconda volta - ripeteva - con quale coscienza i giudici hanno fatto una cosa del genere? Stasera, quando andranno a casa, come faranno a guardare i loro figli?". Mentre il padre di gabriele, Giorgio, ha parlato di "una vergogna per l'Italia". In aula non era presente l'imputato. Dopo la sentenza, ha telefonato a uno dei suoi avvocati, Federico Bagattini: "Piango di gioia - gli ha detto - ho fatto bene a credere nella giustizia". Per il suo difensore è stata una vittoria: "abbiamo vinto contro tutte le previsioni" ha detto, per poi aggiungere: "Ovviamente la pena è troppo gravosa e faremo appello".

 
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